È vecchia la storia secondo la quale Dio non esiste perché se esistesse, davvero e fosse quello che la Bibbia dichiara esso sia, non permetterebbe tutto il male che scorre a fiumi sulla terra, male che per crudeltà molte volte supera il limite di ogni umana comprensione.
La domanda alla quale però bisogna rispondere è: Siamo proprio sicuri che questo sotto i nostri occhi sia il peggior mondo possibile? In altre parole, siamo sicuri che Dio non stia già abbondantemente intervenendo per contenere il male, e che tutta la cattiveria che vediamo e …facciamo…(occorre ricordarlo sempre!!)? E se il male che vediamo altro non fosse che il male inevitabile prodotto da un mondo corrotto, malato e contento di esserlo, nonostante l’azione contenitiva di Dio? Certo Dio avrebbe potuto disintegrare l’umanità e far finire il male, ma questo sarebbe stato come curare un malato con la morte, e la cosa mi sembra abbastanza stupida.
Dal momento in cui l’uomo ha scelto di ribellarsi alla guida di Dio, senza contare gli interventi diretti nella storia, Dio ha fatto tutto il necessario per permettere all’uomo di contenere i devastanti effetti che sarebbero risultati della sua folle scelta di ribellione.
Cosa ha fatto Dio?
E’ Dio che ha dato all’uomo (Romani 2) la coscienza, che come un giudice valuta i suoi pensieri e le sue azioni approvandolo o condannandolo. E’ vero, corrotta dal peccato la coscienza non sempre è un giudice giusto ed a volte il male passa per bene e viceversa, ma pur sempre esercita un’azione di controllo che nonostante il peccato in tanti casi da indicazioni corrette circa ciò che è bene e ciò che è male. Tante volte l’uomo sceglie colpevolmente di non ascoltarla.
Ancora è Dio, che sempre con lo scopo di contenere il male, ha dato delle leggi (Esodo 20 – Romani 7) al suo popolo attraverso le quali vivere giustamente. I valori morali e sociali di queste leggi nel tempo sarebbero state adottate da tutti i popoli. Tutte le nazioni, per le proprie leggi, si sono ispirate a valori e principi dettati chiaramente ed inequivocabilmente dalle leggi date da Dio a Mosè. Quella che gli increduli definiscono religione naturale altro non è che la coscienza umana che interagisce con le leggi di Dio. Tante volte l’umanità viola colpevolmente le leggi date per stabilire ordine e pace.
Ancora è Dio che ha costituito l’autorità (Romani 13:1-4). Già dal 1° nucleo della società, la famiglia, troviamo l’autorità, e poi in tutte le aggregazioni popolari (città, nazioni, ecc..) troviamo l’autorità; persone alle quali rendere conto del proprio comportamento. La coscienza viene aiutata dalla legge a meglio discernere il bene dal male, mentre l’autorità è colei che approva e punisce i buoni ed i cattivi comportamenti.
L’autorità è delegata agli uomini direttamente da Dio, per cui non è tanto lontano dalla verità dire che chi esercita l’autorità è un servo di Dio, credente o incredulo che sia (vedi i vrss. di prima).
Ed infine Dio, ad un certo punto della storia, è intervenuto non più all’esterno dell’uomo, ma nel suo intimo, donandogli la possibilità di essere rigenerato in quel luogo, il cuore, dove il male ha la sua sede. L’opera che Gesù ha compiuto sulla croce, ha avuto come obiettivo l’annullamento del peccato, cioè di quello stato di ribellione a Dio insito nel cuore di ogni essere umano che è la causa prima di tutto il male del mondo.
Dio ridona così a chiunque accetta di seguire Gesù e di riconoscerlo come Signore della propria vita, la sua guida attraverso l’opera dello Spirito Santo che penetra il cuore dell’uomo e lo trasforma secondo i pensieri di Dio. La legge di Dio è ora scritta nel cuore dell’uomo che crede. Il vero credente non ha più bisogno di ne di leggi ne di autorità perché Dio ha scritto nel suo cuore la legge universale e superiore dell’amore.
Questo è quel che ha fatto Dio per contenere gli effetti catastrofici del male frutto della ribellione dell’uomo a Dio….non mi sembra poco, anzi, mi sembra tutto quello che poteva fare. Solo un’altra cosa si sarebbe potuta fare, costringere gli uomini a seguire Dio, ma questo modo di agire appartiene agli uomini malati di peccato e non a Dio che non ha mai voluto costringere nessuno a seguirlo, perché l’amore è altra cosa.
Quanto peggio sarebbe stato il mondo se Dio davvero non avesse fatto nulla?
Proviamo adesso ad immaginare cosa sarebbe il mondo se l’uomo non avesse più una coscienza che pur nella sua imperfezione dettasse all’uomo indicazioni per il suo bene; se da domani fossero cancellate tutte le leggi è l’uomo facesse quello che meglio gli pare; se fosse annullata l’autorità e quindi, governi, giudici, forze dell’ordine, e responsabili di tutti i generi, e ancora se per l’uomo non esistesse più alcuna speranza di riscattarsi da questa condizione di male assoluto.
Proviamo, se ci riusciamo, ad immaginare cosa sarebbe il mondo senza più queste cose…l’inferno in terra, un incubo senza fine, un posto infinitamente più malvagio di quello che conosciamo; ecco cosa sarebbe il mondo se Dio non esistesse o se avesse davvero abbandonato l’uomo a se stesso. L’uomo invece è stato fornito da Dio di tutto il necessario per vivere dignitosamente, nonostante il peccato, ma l’uomo si lascia dominare dal peccato del suo cuore e piuttosto che tornare a Dio lo accusa del male che lui, l’uomo, commette senza soluzione di continuità e con naturalezza spaventosa.
In conclusione, prima di puntare il nostro dito accusatorio contro Dio, fermiamoci a riflettere su queste cose, e poi, facciamo che quel dito diventi il quello che indica chi adorare, ringraziare e seguire perché, nonostante il peccato del mondo faccia di tutto per renderci l’esistenza impossibile, pure Dio non ci fa vivere nel peggiore dei mondi possibili.
C’è un giorno stabilito in cui tutto questo male finirà, giorno in cui tutti quelli che accusano Dio di inerzia o addirittura di non esistere, saranno finalmente accontentati, lo vedranno, e lo vedranno intervenire nella storia in maniera assolutamente speciale.
Sarà un giorno di giudizio terribile per tutti gli uomini che avranno rifiutato i suoi ripetuti ed amorevoli richiami a ritornare a Lui. In quel giorno, dice la Parola di Dio… «Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua darà gloria a Dio». Così dunque ognuno di noi renderà conto di se stesso a Dio – Romani 14:11-12″ .
Tu che giudichi Dio lo accusi e ti prendi gioco di Lui, cosa dirai quel giorno? Cosa farai? Dove ti nasconderai per sfuggire al giusto giudizio di Dio? Non arrivare ribelle ed impreparato a quel giorno, che per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche domani, ma accetta oggi il dono che Dio ti fa in Gesù, il quale è morto sulla croce per espiare, al posto tuo, i tuoi peccati.
Se credi in Gesù e ti sottometti al suo immenso amore, non sarai giudicato in quel giorno e nessuna condanna peserà su te, infatti dice Gesù: In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita – Giovanni 5:24″.
Oggi potrebbe essere per te un buon giorno, non perdere questa opportunità!